Dobutsu Shogi

Dobutsu Shogi

Let’s Catch the Lion! – Un gioco di Madoka Kitao, dai 5 anni in su, della durata di 15 minuti circa


Recensione tratta da: https://pinco11.blogspot.com/

È lo shogi dei bimbi, ma impegna anche i grandi. Si gioca su un tabellone 3×4 con i seguenti pezzi:

  • leone – si muove di un passo in qualsiasi direzione (come il re degli scacchi);
  • giraffa – si muove di un passo in direzione ortogonale;
  • elefante – si muove di un passo in direzione diagonale;
  • pulcino – si muove di un passo in avanti;
  • pollo – si muove di un passo in qualsiasi direzione, tranne indietro a destra e indietro a sinistra.

Non serve molta memoria, perché i pezzi hanno dei pallini neri nelle direzioni lecite. I pezzi sono uguali tra i due avversari: si distinguono dall’orientamento (se lo vedete dritto è vostro). Due particolarità: il pulcino e il pollo condividono lo stesso pezzo, su facce diverse, perché quando il pulcino arriva in fondo viene promosso a pollo; i pezzi mangiati possono essere paracadutati su una qualsiasi casella libera del tabellone al posto di muovere un proprio pezzo (ecco il motivo per cui sono uguali tra giocatori). Si vince catturando il leone avversario o portando il proprio sul lato opposto.

Le illustrazioni degli animali catturano subito i bambini. Ambra ha eletto a suo preferito il pulcino che diventa pollo: per lei è quasi più importante promuoverlo che prendere il leone. È di fatto un astratto da scacchiera con delle immagini appiccicate sopra, tuttavia il gioco è gustoso e può mettere in difficoltà pure gli adulti. In Giappone è una delle versioni più vendute dello shogi, di cui ripropone tutte le peculiarità, in scala ovviamente ridotta. Le regole semplici consentono di vedere i nongrandi assimilare delle strategie man mano che accumulano partite ed esperienza.

PnP: 1 pagina contenente tabellone e pezzi. Sono tutti tagli dritti molto semplici (volendo strafare potete stondare gli angoli del tabellone). Se incollate su cartoncino ne giova l’ergonomia, top su legno. È indipendente dalla lingua eccettuato il regolamento.